9 gennaio 2016. L’auspicata detrazione delle rette resta ancora un sogno!
L’emendamento non è passato!
I contenuti dell’articolo:
- Emendamento disatteso.
- Dettagli sul bonus di 1.000 euro per gli studenti di conservatorio.
- Si ribadisce l’importanza del RICONOSCIMENTO delle scuole di musica.
- Si annuncia un convegno nazionale sul tema che si terrà a Roma il 13 febbraio prossimo, con un contributo economico da parte della S.I.A.E. per la copertura delle spese.
Nell’ultimo articolo del 2015 avevamo dato notizia di un emendamento alla legge di Stabilità che avrebbe esteso la detrazione (pur parziale), già in essere da tempo delle rette per palestre, piscine e corsi di carattere sportivo, anche alle discipline di ordine artistico. Eravamo pressoché certi che l’emendamento sarebbe andato a buon fine perché la richiesta era stata promossa dalla sen.ce Elena Ferrara (PD), cioè di area di maggioranza, inoltre era stata inserita nella risoluzione per la riforma della musica nel nostro paese in sede di Commissione Cultura del Senato e soprattutto perché andava a colmare la disparità tra attività didattiche private nelle arti e quelle nello Sport; encomiabili queste quanto si vuole queste ultime, ma non al punto da giustificare due pesi e due misure. Vale la pena di ricordare che in favore dello sport dilettantistico ci sono anche la nota area no-tax ai sensi dell’art. 67 del T.U.I.R. (comma 1, lettera m) che, se estese alle scuole di musica, sarebbero una autentica panacea alle gravi difficoltà economiche che gravano permanentemente nel settore a causa delle “lezioni individuali”.
Grande quindi la delusione, e nel comparto delle scuole di musica, non resta che sperare nella imminente riforma del terzo settore, giacché le scuole di musica sono quasi tutte promosse da associazioni no-profit.
Parimenti è doveroso informare di un emendamento andato a buon fine per gran parte degli studenti di conservatorio. Si tratta di un BONUS di 1.000 euro per l’acquisto dello strumento musicale.
Per maggiori dettagli sul Bonus riteniamo utilissimo un articolo/intervista della giornalista Noemi Secci della rivista on-line LA LEGGE PER TUTTI. Intervista rilasciata dall’On. Raffaele Vignali, promotore dell’emendamento.
http://www.laleggepertutti.it/107898_bonus-strumenti-musicali-2016-chiarimenti-sullagevolazione
IL RICONOSCIMENTO DELLE SCUOLE DI MUSICA.
E’ doveroso anche ricordare che nell’articolo precedente ci eravamo fortemente preoccupati perché l’emendamento (non passato) sulla detrazione prevedeva il “riconoscimento” delle scuole di musica. Riconoscimento per la cui semplificazione il nostro sodalizio si batte da tempo. Quindi, dal momento che l’articolo (precedente) non aveva più senso ed è stato rimosso, vale la pena di ricordare cosa è il riconoscimento e quanto esso continui ad essere importante ai fini della esenzione Iva sulle rette.
L’argomento è tuttora visionabile sia in un altro articolo precedente
http://www.sosmusicisti.org/appello-scuole-2/
sia sul cap. 4 del MANIFESTO DEI MUSICISTI
http://www.sosmusicisti.org/manifesto-dei-musicisti/le-scuole-di-musica/
Di seguito riportiamo quasi per esteso la sintesi sul riconoscimento pubblicata nel precedente articolo.
COS’E’ IL RICONOSCIMENTO?
A quanto ci risulta, il RICONOSCIMENTO è menzionato solo nell’art. 10, comma 20, della legge 366/72 (legge sull’Iva), laddove in merito all’esenzione dall’imposta si legge testualmente:
“le prestazioni educative dell’infanzia e della gioventù e quelle didattiche di ogni genere, anche per la formazione, l’aggiornamento, la riqualificazione e riconversione professionale, rese da istituti o scuole riconosciuti da pubbliche amministrazioni o da ONLUS (omissis)”
Da notare che in precedenza (fino al 2005) questa norma non prevedeva il RICONOSCIMENTO ecc, ma la “presa d’atto ministeriale”. In pratica occorreva dimostrare che la scuola “privata” espletava lo stesso servizio curriculare del pubblico. Nel caso dell’educazione musicale: i conservatori.
Evidentemente, con l’abolizione della presa d’atto e con l’introduzione del “riconoscimento da parte delle pubbliche amministrazioni”, il legislatore intese allargare la platea delle istituzioni che possono giovarsi della esenzione Iva sulle rette. Ma purtroppo nessun chiarimento sul termine RICONOSCIMENTO è mai stato diramato dai ministeri di competenza e tanti non sanno nemmeno di questa possibilità.
Con circolare n. 22 del 18 marzo 2008 (e contestuale comunicato stampa) fu solo la stessa Agenzia delle Entrate a pronunciarsi sulla questione, avallando (a nostro avviso) l’interpretazione “allargata”; seppur in maniera sottintesa, e suggerendo alle Regioni di darsi un albo cui iscrivere le scuole di musica “riconosciute”.
A questo punto vanno fatte due considerazioni:
- La norma parla genericamente di “pubbliche amministrazioni”: quindi dovrebbero essere i comuni le entità che più facilmente potrebbero verificare se una scuola è idonea o meno alle necessità del proprio territorio.
Ma in assenza di chiarimenti qual è quel comune che si “azzarda” a concedere un riconoscimento che poi avrà una valenza fiscale? E soprattutto qual è quel piccolo comune che può dotarsi di una commissione idonea per la valutazione? Commissione che avrebbe sicuramente un costo, dovendo essere composta da esperti sia in musica sia in politiche sociali.
Ci risulta infatti che solo alcune municipalità di Roma si siano mosse in tale direzione, ma con semplici “ordinanze”, quindi discutibili. Occorrerebbe infatti una legge a monte (che solo la Regione può fare) e, a seguire, una delibera e un regolamento. Inoltre, giacché si tratta di fisco, il registro delle scuole “riconosciute” dovrebbe essere aggiornato di anno in anno, come “anno per anno“ si pagano le tasse.
- Quanto esposto al punto precedente, a tutt’oggi, ha avuto seguito solo in Emilia e Romagna, dove è stato istituito un apposito registro a cui le scuole, con determinati requisiti (non difficili da rispettare), possono iscriversi ottenendo il sospirato Riconoscimento.
IL RICONOSCIMENTO D’UFFICIO
Sempre a parere della Agenzia delle Entrate sono riconosciute d’ufficio le scuole che godono di sovvenzioni pubbliche (si dice: “per atto concludente”), va da se che le uniche scuole che potranno giovarsi del provvedimento sono le scuole civiche, rare scuole sovvenzionate, ovviamente, quelle residenti in Emilia e Romagna e poche altre che non conosciamo. Resta da approfondire se l’atto concludente” si verifica anche se una scuola (non civica) ottenga un sostegno economico di modesta entità o anche semplicemente il comodato gratuito di locali di proprietà comunale. A nostro avviso, così dovrebbe essere, ma il condizionale è d’obbligo.
L’AZIONE DI SOS MUSICISTI
A parte la formale richiesta di attenzione per le scuole di musica del 18 febbraio presso La Commissione Lavoro del Senato, http://www.sosmusicisti.org/audizione-senato/, sulla base del dettato del nostro MANIFESTO DEI MUSICISTI, già a maggio 2015, in previsione della imminente riforma del terzo settore (no profit – associazionismo), ci eravamo attivati presso il sottosegretariato alle Politiche Sociali del Ministero del Lavoro per chiedere un emendamento semplificativo sul “riconoscimento” o, in subordine, una circolare ministeriale. E’ doveroso informare che le nostre richieste erano state ritenute ragionevoli e meritevoli di attenzione.
Ai primi di novembre, ci siamo attivati anche presso la presidenza della Commissione Cultura della Regione Lazio, con la speranza che, se si riesce ad ottenere il registro delle scuole in tale sede, il Lazio potrebbe fare da apripista per tutte le altre regioni. Cosa che non è avvenuta neanche nelle regioni limitrofe all’Emilia e Romagna.
Vale la pena di ricordare che SOS MUSICISTI si sta attivando anche per una necessaria area no-tax per i musicisti/insegnanti. Si veda in proposito la bozza di proposta di emendamento all’art. 67, comma 1, lettera m, del TUIR.
IL CONVEGNO
In attesa di risposte dalle succitate istituzioni SOS MUSICISTI e dopo una prima esperienza a Lanciano (sede legale) SOS MUSICISTI indice il Primo CONVEGNO SULLE SCUOLE DI MUSICA nella Capitale.
Roma. Sabato 13 febbraio, ore 10,30.
La location sarà la sala SISTO V del collegio Seraphicum, via del Serafico 1. (500 metri dalla stazione Metro Laurentina). Ampio parcheggio interno. A breve altri dettagli.
DOVEROSO RINGRAZIAMENTO ALLA S.I.A.E.
Sos Musicisti coglie l’occasione per ringraziare la Siae che, in nome della Cultura della Musica, ha devoluto un contributo economico per la copertura delle spese.