31.01.2022 
(a cura di Victor Solaris).

Su motivata iniziativa di Sos Musicisti, ai primi di ottobre 2021, la sen.ce Margherita Corrado (gruppo Misto), aveva presentato una dettagliata interrogazione ai Ministri della Cultura e del Lavoro in merito al sommerso dilagante nel nostro settore che si presume sia superiore al 90%.
Legislatura 18 Atto di Sindacato Ispettivo n° 3-02850 (senato.it)

L’interrogazione ministeriale (tempo di lettura: 5 minuti) è di facile leggibilità, ma ad ogni buon conto riassumo di seguito per punti essenziali.

  • Breve sintesi del sommerso dilagante, soprattutto negli eventi musicali minori
  • Cenni sulle cause del sommerso che si ravvisano negli altri costi dei contributi e nella eccessiva burocrazia per il loro versamento
  • Menzione della INDAGINE CONOSCITIVA SU LAVORO E PREVIDENZA NELLO SPETTACOLO, storica iniziativa presso le Commissioni riunite di Cultura e Lavoro della Camera dei Deputati.
    L’indagine, avviata nel febbraio 2019, si concluse nel marso 2021 con una relazione finale dove il sommerso sembrerebbe l’ultimo dei problemi!
    Il documento di sintesi, infatti, espone principalmente la necessità di migliorare il welfare in gran parte per la decisa minoranza di artisti che hanno la fortuna di lavorare in ambiti dove si è più o meno regolarmente “messi in regola”. Una sparuta minoranza a fronte della quasi totalità degli artisti dello Spettacolo ai quali questa fortuna è preclusa per mancanza di contributi previdenziali.
  • Specifica menzione della audizione di SOS MUSICISTI, quando il sottoscritto e il prof. Alfredo Santoloci (già direttore del Conservatorio di S. Cecilia – Roma) depositammo una MEMORIA con esaustivo dettaglio di tutte le criticità del settore (il sommerso e le sue cause in primis).
    Del nostro documento/MEMORIA non ci fu cenno nella relazione finale della Indagine!
  • Menzione dell’art. 66 del decreto legislativo cd. SOSTEGNI BIS recante il titolo: Disposizioni urgenti in tema di previdenza e assistenza nel settore dello spettacolo, articolo di legge (già operativo), dove tra alcune pur pregevoli misure migliorative del Welfare (come al punto 3), non c’è accenno al sommerso, motivo per cui il 90% degli artisti di queste prime riforme non saprà che farsene.
  • Menzione della iniziativa senatoriale di ulteriori proposte di riforme del welfare contenute nel DDL 2318, sbandierato dal Ministro Franceschini come “risolutivo” già da fine giugno 2021, ma tutt’ora fermo non essendo arrivato alle Camere in tempo utile (*) e … meno male (ndr), perché anche questo DDL contiene ancora migliorie del Welfare per la decisa minoranza di cui sopra, cioè, per chi ha la fortuna di lavorare in regola, con nessun provvedimento per chi questa fortuna non ce l’ha.
  • Una semplice operazione che i Ministri potrebbero suggerire/imporre all’INPS da Sos Musicisti per quantificare il Sommerso.

Vale la pena di riportare per esteso le parole della senatrice nel testo della interrogazione:

per avvicinarsi alle dimensioni del sommerso, tuttora sfuggenti e tali da determinarne una certa sottovalutazione, ci si potrebbe basare sul numero dei borderò consegnati dalla SIAE negli eventi in cui c’è musica, numero che la stessa SIAE attesta essere stato, in epoca pre COVID, prossimo a 1,5 milioni annui. Poiché a ciascun borderò corrisponde una prestazione musicale con una media verosimile di almeno tre elementi (artisti della musica), si arriva, probabilmente per difetto, a circa 4,5 milioni di prestazioni musicali annue di singoli artisti, alle quali dovrebbero corrispondere altrettante giornate lavorative con relativo versamento contributivo. A fronte di un numero noto di contributi versati in un anno dal raggruppamento A, quello dei contributi omessi potrebbe allora ricavarsi da una semplice sottrazione”

  • Infine. Un esplicito invito al ministro della Cultura di consentire la partecipazione dell’associazione SOS Musicisti a eventuali futuri tavoli di confronto.


    Ebbene.
    I Ministri interpellati semplicemente NON HANNO RISPOSTO.

Un inciso.
Qualche giorno successivo alla presentazione della interrogazione, il sottoscritto, quale presidente di Sos Musicisti, aveva ricevuto da parte di un alto dirigente del Ministero della Cultura, una richiesta di ulteriori informazioni, e questo aveva fatto sperare nel buon esito della interrogazione, ma così non è stato.

CONCLUSIONE
Sperando che la mancata risposta all’interrogazione sia stata dovuta alle allora imminenti elezioni del Presidente della Repubblica e alla prevedibile quarta ondata Covid (questioni complesse che nel mese di ottobre erano già alle porte) ci auguriamo che, ora che finalmente (piaccia o non piaccia) il Presidente è stato eletto e la questione Covid parrebbe diventare meno preoccupante, i Ministri Dario Franceschini e Andrea Orlando prendano in seria considerazione il problema del Sommerso e convochino il nostro sodalizio al più presto.

NOTA (*)
Il DDL 2318 era previsto quale cd. Collegato alla LEGGE DI BILANCIO per il 2022 e sarebbe stato votato con tutta una pletora di emendamenti, ma così non è stato perché una precisa disposizione vuole che i collegati alla Legge di Bilancio debbano essere presentati alle camere entro il 25 novembre, ma a quella data il DDL era ancora all’esame della Commissione Bilancio del Senato.

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