8 novembre 2015. COME NASCONO LE TARIFFE SIAE?
Di certo non le porta la cicogna…

di Luca Ruggero Jacovella e Victor Solaris.

In seguito alla entrata in vigore, lo scorso luglio, delle nuove e semplificate tariffe Siae per i “Trattenimenti privati”, iniziativa storica che ha visto il nostro sodalizio protagonista di alcuni cambiamenti positivi, si sono diffusi sui social media articoli e commenti dal tono piuttosto polemico.
https://www.siae.it/it/iniziative-e-news/siae-riduce-le-tariffe-feste-private-sos-musicisti-e-acep-ringraziano


I FATTI

Il riallineamento tariffario dei trattenimenti privati ha introdotto delle tariffe decisamente agevolate per festeggiamenti di minore rilevanza rispetto ai matrimoni: Battesimi, Prime Comunioni, anniversari, ecc. Lo scopo evidente è quello di incentivare la musica anche nei piccoli eventi. Purtroppo, questa differenziazione è stata percepita da molti in senso negativo, ovvero al contrario delle intenzioni per le quali è stata elaborata.

Questa è la facile versione dei “contestatori”:

“Perché in un matrimonio il diritto d’autore costa più del doppio di una festa di compleanno, dal momento che si utilizza la stessa tipologia di musica?”

Evidentemente non viene percepita la ratio delle tariffe che è decisamente di natura commerciale, ed in effetti la Siae non ha mai divulgato le logiche interpretative sottese alla complessa attività istituzionale di intermediazione del diritto d’autore e sarebbe auspicabile che, da qualche parte nel nuovo sito, la SIAE spiegasse bene se stessa anche sotto questo specifico aspetto. (appendice 1 e 2)

Nell’attesa che ciò avvenga, desideriamo dare ancora una volta il nostro contributo formativo e divulgativo alla categoria.


NOTE INTRODUTTIVE

Va ricordato innanzitutto che la SIAE è una società di “gestione ed intermediazione” dei diritti economici che appartengono agli autori ed agli editori, i quali, tra l’altro, iscrivendosi ad essa conferiscono un mandato che si estende anche alle principali società estere con le quali Siae intrattiene rapporti di reciprocità.

Ovviamente, compito della struttura gestionale della Siae non è solo la redistribuzione dei diritti incassati, ma soprattutto quella di massimizzarne l’incasso facendo attenzione a non superare la soglia di sostenibilità da parte dell’utenza, gestori o privati che siano (anche tramite accordi stipulati con i rappresentanti delle principali categorie). Soglia che, se superata, determinerebbe la rinuncia all’effettuare spettacoli o l’istigazione all’evasione.

Insomma, è come noleggiare un’automobile (o “concedere il permesso ad utilizzare” – per analogia) cercando di realizzare il più possibile, stando però attenti a non chiedere più di quanto gli interessati siano disposti a pagare, altrimenti questi si arrangerebbero diversamente.

Detto questo, vale la pena di ricordare che uno dei compiti di SOS MUSICISTI è quello di suggerire alla Siae tutto il possibile vedendo le questioni da parte di chi la musica la fa e i problemi li vive sulla propria pelle e, proprio in virtù delle nostre osservazioni, ancor prima della revisione delle tariffe per i Trattenimenti privati, la Siae aveva già eliminato una maggiorazione che vigeva nei pubblici esercizi quando nelle esibizioni live si superava il numero di tre musicisti.

Dispiace quindi che proprio da musicisti arrivino incomprensioni.


COME NASCE DUNQUE LA DIFFERENZA TARIFFARIA TRA COMPLEANNO E MATRIMONIO?

A questo punto dovrebbe essere evidente che si tratta di una logica prettamente commerciale: la Siae stabilisce il costo del diritto d’autore in maniera “proporzionale” all’indotto economico di ogni diversa tipologia di evento nel quale vengono utilizzate le opere tutelate, seppur ricorrendo a forme di forfait laddove il calcolo risulterebbe troppo complesso. Questa è la risposta.

Ne consegue che, essendo il matrimonio un evento rilevante, non solo sotto il profilo sociale, ma soprattutto in termini di spesa (location adeguata, menù medio alto, abiti nuziali, automobile speciale, servizio video e fotografico, ecc.) va da se che la SIAE pretenda somme congrue per l’utilizzo del repertorio da essa rappresentato.

Ben diversa però è la spesa per i compleanni dove l’investimento economico è, in genere, nettamente inferiore al matrimonio!

Non è difatti analoga l’analisi empirica che fa il musicista quando viene chiamato a suonare? Lo stesso artista si trova sovente a dover o voler differenziare il proprio cachet a seconda se andrà ad esibirsi in un jazz club, un piccolo pub, a un compleanno, oppure ad un matrimonio (magari in una villa principesca) o in tour con artisti di fama.


LE TARIFFE PRECEDENTI E QUELLE ATTUALI

Ebbene, prima del nostro intervento sulla questione, tra matrimonio e compleanno non c’era alcuna differenziazione! L’illogicità era evidente.

Si provi ad immaginare un modesto banchetto per gli 80 anni del nonno, dove per un intrattenimento musicale occorreva pagare più di Siae che per il musicista! Accadeva quasi sistematicamente che la musica venisse disdetta, paradossalmente con perdita di incassi per la Siae stessa.

anziani

La recente modifica ha quindi riportato le tariffe per i trattenimenti privati entro i confini di una logica molto vicina alla realtà. La Siae ha introdotto una tariffa notevolmente più bassa per i compleanni (79 euro + iva), una intermedia per altri eventi minori (99 + Iva) e per quanto riguarda i matrimoni ha creato una sorta di media delle molte fasce precedenti uniformandole ad una unica di 199 euro + Iva, eliminando quindi la maggiorazione per il ballo, quella per i locali di lusso, quella per i menù oltre i 75 euro e alzando la prima soglia degli invitati da 100 a 200, eliminando di conseguenza anche la regola precedente che oltre i 100 invitati, di 50 in 50, prevedeva ulteriori maggiorazioni che, si badi bene, potevano portare il totale anche a 600 euro, oltre iva.

L’unica categoria che ne risulta penalizzata sono i matrimoni sotto i 100 invitati, in esercizi non di lusso, con menù al di sotto di 75 euro e senza ballo. In effetti, in tali casi si pagava meno degli attuali 199 + Iva. Ma erano casi molto rari, giacché il regolamento prevedeva la tariffa superiore anche solo per il ballo occasionale, e qual è quel matrimonio ove non si accenni a un ballo “di rito”? (appendice 3)  

Complessivamente, con queste nuove tariffe, la SIAE ha stimato di incassare oltre 2 milioni di euro in meno l’anno con evidente vantaggio per la collettività e di conseguenza anche per i musicisti in termini di maggiori opportunità di lavoro, specie negli eventi minori.


UN AUSPICIO

Ci auguriamo però che presto si possa tornare ad una ripartizione analitica anche nei trattenimenti privati, rendendo così giustizia al lavoro autoriale di tanti musicisti che vivono di questa multiforme attività.

Le tariffe sono comunque tante e diverse, quante sono le molteplici variabili che ruotano intorno all’utilizzo del repertorio. SOS MUSICISTI continuerà a farsi portavoce della categoria ogni qualvolta riscontri anomalie o obsolescenze. Continuate a seguirci!


APPENDICE

1) dal sito SIAE: “La missione della Società Italiana degli Autori ed Editori è quella di assicurare ad autori ed editori la remunerazione del loro lavoro. Ogni opera dell’ingegno infatti è frutto di un’attività intellettuale, che la legge tutela come ogni altro lavoro riconoscendo in favore di autori ed editori il diritto a un compenso per i vari tipi di sua utilizzazione, dai concerti alla radio e televisione, dai teatri alle sale ballo, dal cinema ai bar, nell’Internet, nella telefonia mobile e così via.

Ogni opera dell’ingegno è unica ed il proprio creatore vanta su di essa un diritto riconosciuto e protetto, non solo in Italia ma anche negli altri Paesi, da trattati internazionali, norme europee e ancor prima dalla Dichiarazione Universale dei diritti dell’Uomo: “Ogni individuo ha diritto alla protezione degli interessi morali e materiali derivanti da ogni produzione scientifica letteraria e artistica di cui egli sia autore” (art. 27). Alla SIAE è affidato il compito di autorizzare le utilizzazioni delle opere, ricevere da chi le utilizza i compensi dovuti e distribuirli agli aventi diritto (autori ed editori). E ciò lo fa per tutti i generi artistici: musica, lirica, cinema, teatro, letteratura, arte visiva, radiotelevisione (è società “generalista”). Per ognuno di questi generi all’estero esiste di solito una corrispondente società. Nell’offline tutto questo avviene attraverso una rete capillare di uffici dislocati su tutto il territorio nazionale, rilasciando ogni giorno migliaia di autorizzazioni, raccogliendo compensi per i suoi oltre 80mila associati e mandanti, allo scopo di tutelare più di 45 milioni di opere italiane e straniere, queste ultime attraverso accordi di reciproca rappresentanza con circa 150 Società di autori di tutto il mondo.”

2) Nostro commento. Vale la pena di evidenziare che la natura giuridica della SIAE è quella di “Ente Pubblico Economico a base associativa” e questa definizione, unica nel suo genere, potrebbe essere fuorviante, giacché si è soliti associare gli enti pubblici a istituzioni gestite direttamente dallo Stato, come nel caso dell’Inps, dove i costi dei contributi previdenziali vengono stabiliti dal governo. Non è così, la Siae è di proprietà degli autori ed editori e può vendere il proprio prodotto, il diritto d’autore, al prezzo che ritiene opportuno, né più e né meno che se fosse una impresa privata. Beninteso: con l’obbligo di consultazione con il Dipartimento per l’Informazione e l’Editoria (DIE – emanazione della Presidenza del Consiglio), le associazioni degli esercenti e dei consumatori.

3) Un chiarimento. Per la verità SOS MUSICISTI aveva suggerito di differenziare gli eventi anche in base alla durata. Infatti ci sono banchetti di matrimonio minori o di breve durata (quindi con scarso utilizzo del repertorio SIAE) e altri che cominciano dal pranzo proseguendo fino a notte inoltrata, persino con ricambi di invitati. In tal senso sarebbe opportuno una riduzione della tariffa per i primi avvicinandola agli eventi minori, “recuperando” il minor gettito con una equivalente maggiorazione sui banchetti di lunga durata, ove evidentemente, il repertorio SIAE viene utilizzato molto di più. 

E nostra intenzione far pervenire alla Dirigenza e alla Presidenza questa opinione al fine di migliorare ulteriormente l’equità delle tariffe.

Come nascono le tariffe SIAE? di Jacovella-Solaris è distribuito con Licenza Creative Commons Attribuzione – Non commerciale – Non opere derivate 4.0 Internazionale.

Based on a work at http://www.sosmusicisti.org/siae-come-nascono-le-tariffe/.