25.10.2016.  SOS MUSICISTI scrive all’INPS.

A seguito di continue segnalazioni da parte di musicisti iscritti all’INPS (gestione ex Enpals) in qualità di “Lavoratori autonomi esercenti attività musicali (codice 500)” in merito alle difficoltà di rapportarsi con UNIEMENS, il riepilogo mensile dei contributi (e non solo), come SOS MUSICISTI abbiamo ritenuto di scrivere una lettera al presidente Tito Boeri e ai dirigenti ex Enpals, tuttora confermati nell’INPS nella speciale branca dei lavoratori dello spettacolo. Di seguito il testo integrale.

Preg.mi

Dott. Tito Boeri
Presidente INPS

Dott. Massimo Antichi
Direttore Generale Gestione exEnpals

Dott. Ferdinando Montaldi
Dirigente Area Contributi e Vigilanza exEnpals

oggetto:

Impossibilità di ottemperare a UNIEMENS per i lavoratori autonomi della musica, piccoli esercizi pubblici e piccole imprese dello Spettacolo.

Premesso che:

  • SOS MUSICISTI è un sodalizio che da anni si occupa di promuovere riforme nel settore dello spettacolo, in particolare la musica, notoriamente vessato da norme obsolete, complesse, e spesso in contrasto tra loro.
  • Nel 2015 abbiamo già avuto un incontro con la Dirigenza dell’ufficio DCSIT, nel quale abbiamo relazionato sulle gravi difficoltà introdotte dalla nuova interfaccia INPS per la gestione ex ENPALS.

Torniamo sull’argomento, richiedendo un nuovo incontro perché la situazione riteniamo sia ancora più grave e richiede un intervento urgente.

Semplificando, la questione è la seguente:

un “Lavoratore autonomo esercente attività musicale” (cod. ex Enpals n. 500) o una impresa musicale, prima aveva a disposizione la piattaforma Enpals con la quale adempiere alla richiesta del Certificato di Agibilità e alla relativa denuncia mensile.

Il sistema era molto intuitivo e si potevano facilmente utilizzare dati già immessi precedentemente, permettendo così un veloce disbrigo da parte di chiunque.

Il nuovo sistema INPS ha introdotto non solo un sistema di richiesta Agibilità contorto e di non veloce compilazione, ma ha obbligato qualunque soggetto all’adempimento del modello UNIEMENS, sostituivo della semplice denuncia mensile.

L’UNIEMENS è un applicativo con moltissimi passaggi, richieste di codici mai conosciuti prima, creato evidentemente per grandi aziende, ma totalmente ingestibile ad opera di singoli lavoratori autonomi, ma anche di piccoli datori di lavoro o piccoli esercizi pubblici che fanno musica il più delle volte in maniera occasionale, realtà che sistematicamente  hanno a che fare con rotazioni di piccole formazioni orchestrali.

La scelta diventa esistenziale: o si lavora o si compila l’Uniemens!

Da un nostro sondaggio interno, nessuno dei possessori di qualifica “lavoratore autonomo esercente attività musicale” (cod. exEnpals n. 500) è più in grado di adempiere, perciò il problema viene risolto tornando al sommerso.

Le imprese invece, quelle più virtuose, si intende, adempiono avvalendosi di un consulente esterno, aggravando così il loro già precario bilancio economico.

Noi crediamo che sia un diritto di qualsiasi artista potersi versare (o aver versati) i contributi in maniera semplice e, nel contempo, è interesse dell’ente quello di incrementare le entrate economiche.

Molto probabilmente, interrogando dati interni all’INPS, avreste la conferma del drastico calo di versamenti per la qualifica menzionata.

  • riteniamo inoltre che, l’eccesso di burocrazia rappresenti la negazione della “ratio” della norma che introdusse la qualifica del “lavoratore autonomo esercente attività musicali, la quale era proprio quella di agevolare il lavoro dei musicisti esonerando i piccoli esercizi dagli obblighi burocratici impossibili da ottemperare per spettacoli occasionali.
  • Inoltre, vale la pena di riflettere che, nei piccoli esercizi che occasionalmente fanno musica, non funziona nemmeno il sistema dei Voucher, perché i “gestori” raramente conoscono i nomi dei componenti di una band con sufficiente anticipo allo spettacolo stesso. Infatti, i contratti (il più delle volte verbali) vengono fatti a nome di una band da un singolo portavoce della band stessa e a volte (specie nel jazz), per motivi artistici, la scelta o la sostituzione degli “elementi” avviene all’ultimo momento o comunque in tempi ristrettissimi. A fronte anche di compensi generalmente esigui, il sommerso è la via più breve.

In conclusione.

Non è dignitoso lavorare per una intera esistenza a nero, solo perché costretti da una macchina burocratica e telematica che assume le sembianze di un mostro indomabile.

Confidiamo in un Vostro fattivo interesse per poter trovare delle soluzioni condivise.

Grazie dell’attenzione.

Cordiali Saluti

Vittorio Di Menno Di Bucchianico (detto Victor Solaris), segretario nazionale SOS MUSICISTI.
– 335 6981277

Luca Ruggero Jacovella, coordinatore settore jazz, particolarmente esperto in relazioni con piccoli pubblici esercizi (jazz club, pub e simili)